Questa volta a Roma la festa di fine anno si celebra con 24 ore di musica dedicata alla biodiversità del pianeta Terra. Più di 1000 artisti provenienti da tutto il mondo si esibiranno lungo cinque ecosistemi tra Circo Massimo e Lungotevere Aventino, in un’area di circa 70.000 metri quadri. In ogni habitat che sia ghiaccio o acqua dolce, pascolo o prateria, deserto, giungla, foresta, bosco e infine quello del mare, troveremo tanti artisti che con le loro performance intratterranno il pubblico per tutta la notte. Attesi molti ospiti di fama internazionale, fra cui l’icona del rock Skin. L’ingresso alla manifestazione è libero.

 

Festa di fine anno al Circo Massimo

L’evento principale della serata del 31 dicembre si svolgerà al Circo Massimo e avrà inizio alle ore 21.00. Aprirà la grande festa l’artista Ascanio Celestini che racconterà una fiaba sul tema della Terra, accompagnato da un gruppo musicale diretto da Pasquale Innarella. Alle 22.00 uno spettacolo di danza aerea animerà il palcoscenico; con l’ausilio di una gru verranno rappresentate le silfidi, figure mitologiche femminili (spiriti dell’aria e dei boschi), e una compagnia musicale suonerà dal vivo Le quattro stagioni di Vivaldi.

 

Dalla mezzanotte in poi

Allo scoccare della mezzanotte, a cura dell’Acea, ci sarà uno spettacolo pirotecnico con musica dal vivo suonata dal Parco della Musica Contemporanea Ensemble. Poco dopo lo spazio sarà occupato dall’artista rock Skin, paladina dei diritti umani, che intratterrà il pubblico per due ore. Durante la notte inoltre verranno proiettati spettacolari giochi di luce tematici, riferiti ai cinque ecosistemi della Terra. Gli artisti si esibiranno in un’area vasta che comprende piazza dell’Emporio, Ponte Fabricio, Giardino degli Aranci e piazza Bocca della Verità, con musiche a tema e per tutta la notte.

 

La festa di fine anno non si ferma…

La mattina dell’1 gennaio 2020 le Biblioteche di Roma organizzeranno quattro passeggiate artistiche adatte a tutti, per conoscere il territorio.
Il pomeriggio sarà caratterizzato da numerosi appuntamenti tra performance di musica elettronica al Giardino degli Aranci, giochi di costruzioni giganteschi, esibizioni di artisti circensi sul Lungotevere Aventino e molto altro.

 

Da non perdere

Altra attrazione da non perdere sono le parate organizzate in diversi ambienti come la parata tiberina degli inizi di Andreco. Questa artista visivo, che lavora da anni a una ricerca che mette in relazione lo spazio urbano con l’ambiente naturale cittadino, organizzerà una marcia cui parteciperanno cittadini e performer, che dall’isola Tiberina arriverà al Basamento Aventino. Parteciperanno alla marcia anche le voci della scuola Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma e l’Ensemble di Archi dell’Accademia di Santa Cecilia.

Un’altra grande parata sul Lungotevere sarà accompagnata dall’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna, che intratterrà il pubblico con canti e balli dell’Italia centro-meridionale. Infine il Teatro di Roma organizzerà tre parate: due a cura della compagnia francese Remue Menage; la prima si ispirerà al volo degli uccelli e la seconda al mondo dei pesci e delle profondità oceaniche. L’ultima curata dai baschi Deabru Beltzak, fonderà l’ecosistema dei deserti con quello delle praterie.

Cerchi una location elegante ed esclusiva per trascorrere la notte di San Silvestro? Al ristorante il Piccolo Mondo potrai rivivere le atmosfere della “dolce vita” festeggiando nel cuore di Roma, a pochi passi dalla celebre via Veneto. Il nostro gustoso menu di Capodanno, in perfetta armonia fra tradizione e innovazione, ti aspetta per inaugurare il 2020 in grande stile!

CENONE DI CAPODANNO 2020

Aperitivo con sfiziosità del Piccolo Mondo

bignè ripieno al tartufo nero

chips di patata al caviale

tartina di tonno rosso scottato

Antipasti

Cubetto di salmone selvaggio teriyaki con puntarelle

Crudo di seppie e plancton marino con grissini al nero

Ostriche in tempura con vellutata al lime e zenzero

Pasta

Tagliolino con scampi, mandarino e pomodorini gialli

Gnocchetti di patate ratte all’anatra con crema di zucca e fegato grasso

Secondi

Medaglione di filetto di vitello in crosta di pistacchi con purea di patate viola e tartufo

Dolci

Semifreddo al torroncino con millefoglie croccante di cioccolato fondente Tribago e salsa ai frutti di bosco

Dolci pensieri del Piccolo Mondo

Brindisi di mezzanotte con lenticchie e cotechino

 

Prenotazioni: info@ristorantepiccolomondo.it, tel 06 42016034.

Il costo delle cena è di € 110. Per riservare il tuo tavolo scrivi a info@ristorantepiccolomondo.it

Cerchi una location elegante ed esclusiva per trascorrere la notte di San Silvestro? Al ristorante il Piccolo Mondo potrai rivivere le atmosfere della “dolce vita” festeggiando nel cuore di Roma, a pochi passi dalla celebre via Veneto. Il nostro gustoso menu di Capodanno, in perfetta armonia fra tradizione e innovazione, ti aspetta per inaugurare il 2019 in grande stile!

Menu di Capodanno 

Coppa di prosecco con sfizi del Piccolo Mondo

Antipasti

Crema di topinambur con capesante e le sue chips
Scaloppa di foje gras con pan brioche e confettura di pere

Pasta

Maltagliati di ricotta con stracci d’anatra marinati e porcini
Cozzette al nero di seppia con astice e peperoni cruschi

Secondi

Brasato di guancia al vino rosso e patate novelle
Guazzetto di mare in trasparenza

Dolci

Mousse al cioccolato con cuore al torroncino
Dolci pensieri del piccolo mondo

Brindisi di mezzanotte con lenticchie e cotechino

 

Prenotazioni: info@ristorantepiccolomondo.it, tel 06 42016034.

Nulla è più suggestivo che trascorrere le festività immersi nelle bellezze di Roma. Al ristorante il Piccolo Mondo, per regalarti emozioni ancora più intense, abbiamo preparato un menu di Natale davvero speciale.

Potrai festeggiare in una location raffinata ed esclusiva, a due passi dalla celebre via Veneto e a poca distanza dalle magiche  atmosfere di piazza di Spagna, via del Corso e piazza del Popolo. Il nostro locale, elegante e raffinato, ti offrirà un’accoglienza impeccabile, vini pregiati e un menu eccellente in grado di fondere modernità e tradizione. La confezione ideale per rendere il tuo Natale indimenticabile.

 

Menu di Natale alla carta 

 

Antipasti

Variazione di carciofi € 15,00

Catalana di crostacei € 30,00

Fritto misto di natale € 16,00

Crudo di mare € 45,00

 

Primi

Cannelloni della tradizione € 20,00

Cappelletti in brodo € 22,00

Trofie con spigola e limone € 22,00

Gnocchi vongole e bottarga € 25,00

 

Secondi

Agnello al forno con patate € 30,00

Filetto di manzo con foje grasse e puntarelle € 35,00

Grigliata di mare € 35,00

Pescato del giorno € 11,00 l’hg

 

Dolci

Sacher € 13,00

Semifreddo al torroncino con salsa al pandoro € 13,00

Dolci natalizi € 13,00

Selezione di fruttini gelato € 20,00

 

Per prenotare la cena della Vigilia o il pranzo di Natale al ristorante il Piccolo Mondo (via Aurora, 39), chiama il numero telefonico +39 06 42016034 o invia una mail al seguente indirizzo: info@ristorantepiccolomondo.it. Ti aspettiamo!

La Pasqua, solennità cristiana che celebra la resurrezione di Cristo, in Italia oltre a essere accompagnata da festeggiamenti che variano da regione a regione, è caratterizzata da piatti e dolci tradizionali che vanno dall’antipasto al dessert. Oltre alle ricette tradizionali condivise a livello nazionale, come ad esempio la colomba e le uova di cioccolato, ogni regione presenta delle particolarità. Le ricette sono numerose, per cui ne citeremo solo alcune fra quelle più note.

Tradizioni del Nord
In alcune località d’Italia si predilige il dolce o il salato. A Milano, ad esempio, prevale il dolce e una ricetta tipica è quella del Pan de Meje, un tipo di pane dal sapore dolciastro e aromatizzato con fiori di sambuco essiccati.
La carne di agnello, caratteristica della tradizione culinaria pasquale in tutta la penisola, in Trentino viene usata per preparare le “polpettine pasquali”; gli altri ingredienti sono lo scalogno, il rosmarino, il prezzemolo, sale e pepe.

La Pasqua al centro e al Sud
Un prodotto tipico del centro sono le torte salate, da gustare con i salumi e non solo. Caratteristica di Umbria Marche e Lazio è la crescia, un tipo di pane soffice, salato e al formaggio, che ha la stessa forma del panettone e viene accompagnato da salumi, uova e formaggi.
Tipica di Roma e del Lazio è la così detta “colazione di Pasqua”, che prevede una tavola riccamente imbandita con: uova sode, corallina (salame tipico di Umbria e Lazio) da mangiare insieme alla pizza di Pasqua, dolce soffice aromatizzato alla cannella e da alcuni anche con il liquore; vengono inoltre usati i carciofi sia da cucinare insieme alla coratella sia per fare la frittata. Una colazione nutriente che somiglia quasi a un pranzo…
In Campania troviamo il casatiello, una focaccia preparata sia nella versione salata, con l’impasto del pane e aggiunta di pepe, salame, uova sode, olio e sugna, sia nella versione dolce decorata con ghiaccia reale (composto preparato con albumi e zucchero a velo) e zuccherini colorati.
Un altro dolce tradizionale della Campania è la nota pastiera napoletana, con ricotta, canditi, uova e aromatizzata all’arancia.
Scendendo ancora più giù troviamo le cuddure cu l’ova, grandi biscotti tipici della tradizione siciliana preparati con un impasto simile alla frolla, con forme diverse ma che hanno la caratteristica comune di avvolgere delle uova sode. Per la decorazione si usano zuccherini colorati.

Il pranzo di Pasqua
Anche se il menu del pranzo di Pasqua varia da regione a regione, tuttavia ci sono delle pietanze comuni. Come antipasto ci sono le immancabili uova sode, base di diverse ricette, e le torte salate, anche farcite. Per i primi piatti abbiamo lasagne o cannelloni, mentre per i secondi la costante è la carne di agnello, usata per preparare numerose ricette. Si va dall’agnello cotto al forno o alla cacciatora, alle costolette fritte o alla cacciatora, alle polpette. Per quanto riguarda i dolci, prevale la classica colomba e le uova di cioccolato.

La Pasqua a “il Piccolo Mondo”
Come dice il detto popolare “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi!”.
Se volete trascorrere piacevoli momenti durante le festività pasquali in compagnia di familiari o amici all’insegna della tradizione e della buona cucina, il ristorante il Piccolo Mondo è il posto che fa per voi! Troverete un’atmosfera accogliente e un menu preparato per l’occasione, con piatti gustosi della tradizione romana.

Per prenotazioni contattateci allo 06 42016034.

Perché San Valentino è la festa degli innamorati?

La festa di San Valentino, ricca di miti e leggende, ha origine nella Roma pagana, e nasce come una giornata dedicata a eccessi e trasgressioni. Solo in una fase successiva ha subito una trasformazione diventando la festa dedicata agli innamorati.

Le origini
Nell’antica Roma il 15 febbraio si svolgeva la festa della fertilità, caratterizzata da riti trasgressivi come quello che prevedeva che per strada le matrone romane permettessero a un gruppo di giovani nudi, devoti al dio della fertilità Luperco, di frustarle. Con il passare dei secoli, poiché questi riti erano in netto contrasto con gli ideali cristiani, nel 496 d.C., per volere di papa Gelasio I, la festa della fertilità degli antichi romani subì una radicale trasformazione: fu anticipata di un giorno per farla coincidere con il 14 febbraio, dedicato a San Valentino, e da festa della fertilità divenne festa degli innamorati, che da quel momento in poi ebbero il santo come protettore.
Questa festa nei secoli ha subito molteplici evoluzioni, riconducibili alla cultura e alle tradizioni delle diverse epoche.

San Valentino oggi
La festa degli innamorati oggi si festeggia spesso con cene a lume di candela e con lo scambio di regali fra innamorati, tuttavia nel mondo ci sono delle varianti legate alla cultura e alle abitudini di ogni luogo. Negli Stati Uniti, in Canada e parzialmente in Inghilterra, ad esempio, c’è l’usanza di inviare fiori e dolci a chi si ama, accompagnati da biglietti anonimi che quindi non rivelano al destinatario l’identità di chi invia i doni. Nella caliente Spagna, invece, si inviano cuori fatti di rose rosse.
Il Giappone ha la peculiarità che il 14 febbraio sono le ragazze a regalare i cioccolatini ai propri innamorati, che lo stesso giorno del mese successivo le ricambieranno inviando loro dei cioccolatini di cioccolato bianco.
Inoltre non in tutti i paesi questa ricorrenza cade il 14 febbraio; in Brasile, ad esempio, gli innamorati si festeggiano il 12 giugno, giorno precedente alla festa di Sant’Antonio, che per i brasiliani ha lo stesso potere del dio pagano Cupido di far innamorare le persone.

E cosa succede in Italia?
Nella terra dove regna la cucina mediterranea la giornata dedicata agli innamorati continua a essere caratterizzata da cenette a lume di candela, in occasione delle quali oltre a scambiarsi effusioni d’amore e doni gli innamorati possono assaporare piatti gustosi che soddisfano l’animo e il palato.

Noi de Il Piccolo Mondo vi aspettiamo per l’occasione! Nel nostro ristorante troverete un’atmosfera accogliente e un particolare menu, che renderanno la vostra serata indimenticabile

IL MENU

Fiore di zucca ripieno di ricotta e gobbetti con maionese alla paprika.

Tartar di tonno al profumo di timo con mosto di mela invecchiato.

Gnocchetti di patate, vongole e pesto di misticanza.

Baccalà nero dell’Alaska con verdure al vapore.

Semifreddo al cioccolato caramellato e lamponi.

Costo a persona € 48,00

Per prenotazioni contattateci al numero: 06 42016034

La vigilia di Natale è il giorno che precede la massima festività del cristianesimo, e ha un grande valore simbolico per il cattolicesimo perché nella notte si celebra la nascita di Gesù. In molti paesi del mondo è diventata nel tempo anche un’occasione di gioia della tavola e un momento per scambiarsi doni, quando arriva la mezzanotte. Infatti la sera del 24 dicembre si festeggia con un cenone di solito a base di pesce, ma il menù in Italia varia da regione a regione secondo le tradizioni locali.

Le diverse tradizioni

Da Nord a Sud le abitudini di festeggiare il Natale sono diverse. Nel Nord, cioè da Firenze in su, si festeggia il pranzo del 25 dicembre, mentre nel resto dello stivale i festeggiamenti cominciano il 24. (www.elle.it) Nel Meridione ci si mette a tavola nel tardo pomeriggio, e si aspetta la nascita di Gesù gustando fritti misti, piatti a base di pesce e frutta secca. Il tutto abbondantemente innaffiato con vini, spumante e i cosiddetti liquori digestivi, mentre si gioca a carte e a tombola. Il giorno dopo ci si rimette a tavola per il pranzo, che prevede non meno di sei portate, sicuramente non light. Il 26, cioè il giorno di Santo Stefano, il menù è più leggero, perché si cuoce il brodo di carne in cui immergere tortellini o altri tipi di pasta a seconda della regione. Per quanto riguarda i dolci, tipici sono il panettone e il pandoro, che vengono consumati un po’ in tutta Italia, mentre a Napoli si mangiano anche gli struffoli e i roccocò (croccanti ciambelline dolci aromatizzate). Tipico di Genova è il pan dolce.

I piatti tipici del Nord

Al Nord la sera del 24 dicembre si è soliti andare a messa e scambiarsi gli auguri in compagnia di un buon vin brulé (www.saporie.com). Quando ci si mette a tavola si consuma una cena a base di pesce, ma ci sono anche eccezioni alla regola. Per esempio in Val D’Aosta si prepara la carbonade, una sorta di carne macerata nel vino rosso e poi cotta in padella. In Piemonte dominano ravioli e agnolotti, mentre in Lombardia tagliolini agli scampi e ravioli di pesce con aragosta, salmone e astice, accompagnati da maionese. In Veneto si cucinano i cornioi, cioè le lumache con vino bianco, aglio, burro, olio e prezzemolo. In Emilia Romagna i tortelli di zucca o gli spaghetti alle sarde.

I piatti tipici dell’Italia centrale

In Toscana la notte del 24 viene cotto il bardiccio, cioè una salsiccia di maiale al finocchio, ma non può non mancare il caciucco (un piatto a base di pesce misto). Nelle Marche e nell’Umbria pesce a volontà cotto in varie maniere, ma soprattutto fritto! L’Abruzzo è il regno del baccalà e del capitone fritti. Nel Lazio la tradizione culinaria si concentra sui fritti di verdure.

I ricchi piatti tipici del Sud

Scendendo lungo lo stivale arriviamo al Sud, dove i piatti diventano ancora più ricchi e aumenta il numero delle portate. Per esempio in Basilicata il pasto consiste di ben tredici portate, tutte rigorosamente a base di pesce. In Puglia la fa da padrone il pesce fritto e le pettole, una sorta di pasta fritta condita con alici o sugo. A Napoli regna il capitone fritto, la frittura mista di gamberi e calamari, e per rinforzare una insalata con cavolfiori, capperi, acciughe e peperoni.

Nell’estremo Sud, cioè in Calabria, il menù del cenone di Natale è costituito da minestre di verdure e stoccafisso con carciofi. In Sicilia si deve distinguere tra la parte occidentale, dove si preparano le sarde e i timballi di riso, da quella orientale, dove invece il piatto dominante sono le scacce, cioè focacce ripiene di verdure servite calde, accompagnate da carne e formaggi. Infine per la vigilia di Natale in Sardegna si preparano i ravioli di pecorino e bietole, e la fregola, cioè un cous-cous condito con le arselle.

Il nostro ristorante è aperto sia il 24 che il 25 dicembre e per l’occasione ha integrato il proprio menu con molti piatti, anche della tradizione.

Vi aspettiamo!

 

Fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta Roma divenne la capitale della “dolce vita”, un movimento di tendenza che coinvolse attori e registi, ma anche l’alta borghesia dell’epoca del boom economico. Era un periodo in cui ci si lascia andare ai divertimenti e al clima goliardico di una delle più belle città del mondo. A Cinecittà si giravano film italiani ma anche americani, perché i costi erano inferiori rispetto a Hollywood e la città, in particolare via Veneto, si gremiva di fotografi e paparazzi, ma anche di scrittori come Ennio Flaiano, che sceneggiò il film “La dolce vita” di Federico Fellini. Nei caffè e nei ristoranti si svolgevano feste frequentate dai playboy del momento, e dalle nuove stelle più o meno emergenti.

Gli intellettuali

Mentre in città si respirava un clima mondano, nasceva un movimento culturale rappresentato dalle nuove avanguardie del Gruppo 63, con Nanni Balestrini e Umberto Eco. Nei bar di piazza del Popolo si incontravano intellettuali del calibro di Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Alberto Arbasino e Goffredo Parise, i quali non disdegnavano le feste e i salotti della buona borghesia e nemmeno i locali come il Piper, dove si esibivano artisti di fama internazionale.

Il 1960 fu l’anno dei cambiamenti: iniziò l’era del centrosinistra e negli Stati Uniti venne eletto il primo presidente cattolico, J.F. Kennedy. In questo scenario Roma visse la sua “dolce vita”, con Fellini, Antonioni e Visconti, ma fu anche l’epoca delle polemiche e della censura. I mutamenti dei costumi riguardarono anche la musica, è di quegli anni il mito dei Beatles. Stava nascendo un mondo nuovo con nuove luci e ombre raccontate da Alberto Moravia ne “La noia” e da Federico Fellini ne “La dolce vita”.

I protagonisti principali di questo mutamento furono soprattutto i giornalisti, che proposero un nuovo linguaggio di comunicazione e che insieme alla televisione furono i testimoni del decennio che si concluse con le contestazioni del ’68.

La dolce vita

Nel film “La dolce vita” venne descritta con sarcasmo la società del boom economico. Girato a Cinecittà e in luoghi significativi di Roma, quando Anita Ekberg entrò nella fontana di Trevi esplose il delirio, scrissero i giornalisti, e quell’immagine divenne il simbolo di un’epoca intera. Non mancarono le polemiche e il film fu oggetto di un’interrogazione parlamentare a causa delle critiche mosse da “L’Osservatore Romano”, ma riuscì tuttavia a sfuggire alla censura.La “dolce vita” divenne uno stile di vita: i bar, i ristoranti e i locali notturni di via Veneto, luoghi di incontro fra intellettuali fin dagli anni ’20, in questo periodo iniziarono a ospitare anche star del cinema internazionale e divennero teatro dei loro litigi, eccessi, incontri amorosi e scandali. Una descrizione dettagliata di tali vicende, di cui furono testimoni un nutrito gruppo di fotografi, paparazzi e giornalisti, si trova nei giornali dell’epoca.

Il nostro ristorante in quel periodo era frequentato da tutte queste personalità e tutt’oggi i romani lo ricordano come uno dei ristoranti ritrovo di quel periodo.Tantissime immagini dell’epoca, da poco restaurate, incorniciate ed esposte all’interno delle nostre sale, narrano la vita mondana di questi personaggi, che spesso si svolgeva tra una carbonara e un bicchiere di vino rosso…

Venite a scoprirle!

Domani 29 giugno, per festeggiare i Santi Patroni di Roma, Pietro e Paolo, si terrà  al Pincio “La Girandola”, l’antica tradizione romana dei fuochi d’artificio.

La girandolaLa Girandola, nasce a Roma nel 1481,  per celebrare le principali festività romane,  grazie a Papa Sisto IV. Dopo aver richiamato spettatori da tutta Europa, essere stata raccontata da Maestri come Belli e Dickens e raffigurata da celebri pittori, la girandola andò in pensione nel 1861 dopo quasi quattro secoli.

“La Maraviglia del Tempo”, questa la sua definizione in origine, è stata rievocata per la prima volta nel 2006 dal cavaliere Giuseppe Passeri, direttore tecnico della manifestazione, ed eseguita sui Colli Vaticani in occasione dell’anniversario dei 500 anni della fondazione della Guardia Svizzera Pontificia. Nel 2008 è stata ripristinata e proposta dal Gruppo IX Invicta che è riuscito a ricostruire l’allestimento originale della struttura pirotecnica.
Per festeggiare il decennale, la location della Girandola si sposterà da Castel Sant’Angelo alla terrazza del Pincio, per rivivere tutta la grandiosità del barocco rappresentata dai fuochi d’artificio, e sarà dedicata a Virginio Vespignani, l’architetto che nel 1870 realizzò proprio al Pincio una delle scenografie pirotecniche più affascinanti ed interessanti dell’epoca, l’ultima prima che la rievocazione scomparisse per secoli.
Lo spettacolo sarà eseguito in sincronia con la musica, su repertorio classico del romanticismo italiano e avrà inizio alle 21,30.
Lo spettacolo pirotecnico sarà preceduto alle 20,00 dalla banda dei Granatieri di Sardegna in divisa storica del 1848, e una rappresentanza del reggimento dei Lancieri di Montebello (8°).
Ci sarà anche un concorso artistico per foto e dipinti sui social network e sulla pagina Facebook ufficiale della Girandola, si sceglierà l’opera migliore.
«L’edizione di quest’anno sarà ancora più bella da vedere e da sentire – afferma Giorgio Passeri ideatore della Girandola- il mio primo approccio con la Girandola è stato a 9 anni, e da lì è diventato un chiodo fisso: la sua caratteristica principale è l’innovazione, è una festa di allegria per tutti».

Iniziano gli eventi di villa Borghese!

84° edizione dello CSIO di RomaParte oggi l’84° edizione dello CSIO di Roma Intesa Sanpaolo – Piazza di Siena Master fratelli d’Inzeo.

Dal 25 al 29 maggio Piazza di Siena, a villa Borghesse, ospita l’84° edizione del famoso concorso ippico che quest’anno avrà come tema dominante “modernità e tradizione”.

Il programma per oggi, 25 Maggio, le gare nazionali del Master Amatori, mentre domani si gareggerà per la Coppa delle Nazioni, la Furusiyya FEI Nations Cup™ presented by Longines.

Sabato 28 Maggio, sarà la volta del Piccolo Gran Premio Engel & Völkers Palm Beach e Intesa Sanpaolo e della Loro Piana Sei Barriere.

Il concorso si terminerà domenica 29 Maggio sempre nella cornice di villa Borghese, con il Gran Premio Loro Piana Citta’ di Roma.

evento piazza di sienaVi segnaliamo che oggi è previsto l’accesso gratuito anche alle tribune, posizionate nell’anello basso di piazza di Siena. Potrete poi seguire le gare dalla zona prato sul lato Casina di Raffaello o dalla naturale balconata che offre il lato Casina dell’Orologio. In questa zona, con accesso dall’ingresso di Piazzale dei Cavalli Marini è allestito un villaggio commerciale tendato e l’area del Battesimo della Sella e del percorso
ludico-didattico per i bambini, che coinvolge tra gli altri i giovani diversamente abili di Villa Buon Respiro.

In occasione delll’84° edizione dello CSIO gli ingressi dei Musei Bilotti e Canonica e dela Galleria Nazionale Arte Moderna, saranno gratuiti o comunque fortemente scontati e sono previste visite guidate organizzate ad hoc!

Noi come sempre vi aspettiamo a pochi passi da villa Borghese, in via Aurora, 39