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In molti amano le puntarelle per la loro croccantezza e per il sapore inconfondibile. Spesso le vediamo sui banchi di mercati e supermercati già capate, con la loro caratteristica forma arricciata che le rende uniche. Ma cosa sono le puntarelle? Sono i germogli, detti talli, di una varietà della cosiddetta cicoria catalogna; le foglie che li circondano sono verdi, con le parti laterali seghettate, e hanno le coste bianche.
Anche se si trova in commercio tutto l’anno, le stagioni in cui questa verdura cresce spontaneamente, e quindi se ne può apprezzare al meglio il sapore, sono l’inverno e la primavera.

Diffuso ormai in tutta Italia, per lungo tempo questo ortaggio è stato coltivato solo in tre regioni: Puglia, Campania e Lazio. In particolare l’insalata di puntarelle alla romana, con aglio e alici, è un contorno fresco e gustoso tipico del Lazio e di alcune zone della Campania.
Oltre ad essere buone, le puntarelle fanno anche bene alla salute! Vediamo insieme perché…

 

Proprietà benefiche e valori nutrizionali

Questa verdura dal sapore inconfondibile è ricca di fibre, vitamine (dei gruppi A, B e C) e sali minerali. Anche se ad alcuni piace mangiarla cotta, per garantire al meglio la sua azione benefica sull’organismo è preferibile consumarla cruda, sotto forma di insalata. Una delle fibre contenute è l’inulina, che ha un’azione purificante sull’organismo e aiuta il fegato a lavorare meglio. Non dimentichiamo inoltre che il sapore amarognolo, che alcuni apprezzano particolarmente, ha il vantaggio di rendere questo ortaggio un ottimo alleato dell’apparato digerente e della circolazione sanguigna.

L’alto contenuto di acqua lo rende un alimento poco calorico, che quindi può essere consumato con tranquillità anche da chi vuole tenere sotto controllo il peso.
Fa sempre piacere sapere che quello che mangiamo oltre ad appagare la gola fa anche bene alla salute. Diamo spazio quindi in cucina a questa verdura sfiziosa!

 

 

Le puntarelle a tavola

Uno dei vantaggi della cicoria catalogna è che se ne possono mangiare tutte le parti. Come si dice a Roma: “Nun se butta niente!”. Con le foglie verdi che racchiudono i germogli si può preparare un gustoso contorno, sbollendole e ripassandole in padella con aglio, olio e peperoncino. Le foglie si possono utilizzare anche come ingrediente per zuppe o per farcire torte salate. La cosa che richiede un po’ più di impegno, e soprattutto pazienza, è tagliare in listarelle i germogli, con i quali preparare deliziose insalate. Il segreto per far arricciare le listarelle e renderle più croccanti, sta nell’immergerle in acqua molto fredda.
Le puntarelle si possono mangiare anche cotte al vapore e condite con olio evo, limone o aceto e sale, oppure saltate in padella con aglio, olio evo, peperoncino e filetti di acciughe.

Se amate le puntarelle e la cucina romana, vi aspettiamo al ristorante il Piccolo Mondo dove potrete gustare la classica insalata di puntarelle con aglio, olio e alici, da associare come contorno ai piatti tipici della tradizione.

Per prenotazioni contattateci allo 06 42016034.

La pasta, così come la pizza, ha reso famosa la cucina italiana nel mondo. In Italia ci sono numerosi tipi di questo prodotto e si differenziano per ingredienti, formati, lavorazioni e metodi di cotture. Inoltre per ogni ricetta si utilizzano dei formati precisi, così da creare un connubio perfetto fra pasta e ingredienti.
I tipi di pasta variano da una regione all’altra, ma anche fra una località e l’altra di una stessa regione; alcuni nel tempo hanno avuto una diffusione nazionale, o internazionale come gli spaghetti, mentre altri sono rimasti patrimonio esclusivo delle località d’origine.
Fra metodi di lavorazione diversi e nomi più o meno bizzarri, il mondo della pasta è ricco e variegato, scopriamone insieme alcune caratteristiche.

 

Metodi di lavorazione

Una prima differenza fondamentale riguarda la pasta fresca e la pasta secca. La prima deve essere conservata in frigo e consumata entro pochi giorni; la seconda, la classica pasta asciutta, se conservata a temperatura ambiente nella dispensa si mantiene inalterata per diversi mesi.
La pasta secca si può conservare a lungo perché, grazie al metodo dell’essicamento, viene privata dell’acqua utilizzata durante la lavorazione, impedendo così la proliferazione di batteri. Anche se per comodità si tende a prediligere la pasta secca, concediamoci pure il piacere di mangiare qualche volta la pasta fresca, accertandoci però che sia stata preparata e conservata con criterio.

In commercio troviamo un’infinità di tipi di pasta con costi diversi, come orientarsi? Sicuramente sono da prediligere i prodotti che hanno sull’etichetta la dicitura trafilatura al bronzo, una lavorazione realizzata a basse temperature di essiccazione per preservare le proprietà nutrizionali degli ingredienti.
I prodotti realizzati da aziende artigianali offrono una maggiore qualità sia per le materie prime scelte, sia per l’attenzione che rivolgono ai metodi di lavorazione. Il lavoro dei pastai si basa su un’arte antica, che si tramanda da una generazione all’altra. Anche se continuano ad applicare queste tecniche consolidate, tuttavia alcuni di loro non rinunciano a cercare di distinguersi affiancando ai prodotti tradizionali delle alternative che catturino l’attenzione dei consumatori.

 

A ciascun ingrediente il proprio formato di pasta

Vi siete mai chiesti perché esistono così tanti tipi di pasta? Prima di tutto per stuzzicare la curiosità dei consumatori, piccoli o grandi, e poi perché non tutti i formati sono adatti a ogni ingrediente. Facciamo qualche esempio:
1) se dico Cacio e pepe  sottintendo pasta lunga, spaghetti o tonnarelli, perché si amalgamano meglio con il condimento cremoso di questo piatto tipico della cucina romana. Una ricetta semplice, ma estremamente gustosa, che prevede solo tre ingredienti: sale, pepe nero e pecorino romano.
2) Spaghetti e vongole sono inseparabili per tradizione e per garantire la giusta cremosità a questo piatto che prevede pochi ingredienti, la pasta lunga è la scelta migliore.
3) E che dire dell’Amatriciana? Bucatini o spaghetti sono i formati perfetti! Questa ricetta antica, nata ad Amatrice, era originariamente senza pomodoro e aveva il nome di Gricia (piatto tipico della cucina laziale, ancora oggi molto apprezzato). L’aggiunta dei pomodori agli altri ingredienti, guanciale pepato e pecorino romano, è successiva alla loro importazione dalle Americhe.
Sia per l’Amatriciana sia per la Gricia, i rigatoni sono una valida alternativa a spaghetti e bucati.
4) Se ci spostiamo verso il sud dello stivale, in Puglia troviamo le orecchiette con le cime di rape (dette anche “strascinati”). La ricetta prevede che la pasta venga cotta insieme alla verdura e mantecata con un soffritto di aglio, olio e acciughe; le orecchiette sono perfette per garantire un ottimo risultato.

La pasta, oltre che per forma e lavorazione, si differenzia anche per le farine utilizzate nell’impasto. Ad esempio i Tacconi, originari delle Marche, nell’impasto hanno farina di frumento e farina di fave; gli gnocchi vengono preparati con patate, farina, uova e sale. Le farine di riso, grano saraceno e mais sono alcune di quelle usate per produrre pasta senza glutine.
I formati e le ricette che caratterizzano questo piatto rappresentativo della cucina italiana sono numerosi.
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Il polpo è un ingrediente che spesso troviamo nei menu di pesce dei ristoranti italiani, e non solo. Il motivo è dato dalla sua facile reperibilità, dalla sua bontà e dalla sua versatilità in cucina.

Per esaltarne il gusto, basta seguire qualche accorgimento in fase di cottura e abbinarlo con ingredienti che non coprano il suo sapore unico. Gli esperti consigliano di prevedere una porzione di polpo nella nostra dieta settimanale, per via delle sue proprietà nutrizionali, adatte anche a regimi alimentari ipocalorici. In questo articolo ne approfondiremo i benefici, grazie anche alla collaborazione della dott.ssa Domitilla Grassobiologa nutrizionista.

 

Le proprietà benefiche del polpo

Oltre a essere un animale estremamente  intelligente, il polpo è gustoso e salutare per il nostro organismo. Contiene sali minerali (calcio, magnesio, potassio, fosforo), utili per le ossa e la mente, fornisce una buona dose di vitamine, tra cui la C, ottima per rinforzare le difese immunitarie, soprattutto nei periodi di cambiamento climatico.

Grazie al suo basso contenuto di  grassi e al suo apporto proteico, è consigliato anche nelle diete ipocaloriche.

Se ne può anche consumare una porzione abbondante, in quanto contiene minori concentrazioni di metilmercurio, sostanza tossica per il nostro organismo, rispetto ad altri pesci di grossa taglia.

 

Qualche consiglio per gustarlo al meglio

Se acquistiamo il polpo fresco è sempre opportuno congelarlo prima della sua cottura, poiché grazie allo sbalzo di temperatura le sue fibre riescono a rompersi più facilmente.  Lo si può cuocere in una pentola a pressione oppure in una casseruola, dove prima abbiamo preparato un brodo vegetale con l’aggiunta di qualche erba aromatica, come ad esempio il finocchietto selvatico; il suo sapore sarà ancora più ricco.

Per controllare la cottura del polpo basta inserire uno stecchino nella parte tra la testa e i tentacoli, se questo riesce ad uscire facilmente allora il nostro polpo sarà pronto. Una volta cotto, può essere mangiato semplicemente con l’aggiunta di olio e limone o utilizzato per altre ricette.

Grazie al suo sapore intenso, ma allo stesso tempo delicato, può essere accostato a diversi ingredienti e salse di accompagnamento, e può diventare anche un’ottima farcitura per gustosi panini.

Al ristorante Il Piccolo Mondo, dove la qualità delle materie prime è sempre garantita, potete gustare una deliziosa insalata di polpo con patate fagiolini e pesto, oppure assaggiare il polpo in altre squisite varianti occasionalmente proposte dallo chef, come il cous cous di legumi e verdure di stagione.

I prodotti ittici, oltre a essere prelibati, rappresentano dei preziosi alleati per il nostro organismo. Ricchi di proteine, vitamine e sali minerali, sono essenziali nella dieta e se ne raccomanda il consumo almeno 3 volte la settimana, con preferenza per il pesce azzurro. Qualità e freschezza, naturalmente, sono caratteristiche imprescindibili.

 

I prodotti ittici: proprietà nutrizionali

I prodotti della pesca sono ricchi di proteine ad alto valore biologico (circa il 15-20%), maggiormente digeribili rispetto alle proteine presenti nella carne dei mammiferi. Contengono sali minerali come il calcio, il ferro, il fosforo e lo iodio. Sono, inoltre, fonte di vitamina A, un potente antiossidante, vitamine del gruppo B e vitamina D, essenziale per la salute delle ossa. Il pesce azzurro e il salmone, in particolare, sono ricchi di omega 3, grassi polinsaturi che mantengono bassi i livelli di colesterolo e prevengono l’insorgere di malattie cardiovascolari.

La percentuale di grassi varia a seconda della specie, in funzione dell’età e del ciclo biologico. Tra i prodotti ittici magri troviamo le cozze, i gamberi, i calamari, le acciughe, le aragoste, i merluzzi, le sogliole, le spigole, le vongole, i polpi e le seppie.

 

Classificazione dei prodotti ittici

I prodotti ittici si suddividono in:

  • pesci, vertebrati, che in base allo scheletro si distinguono in pesci ossei (es. orata, ombrina, spigola) e cartilaginei (es. razza);
  • crostacei, dallo scheletro esterno detto carapace (es. scampi, aragoste e gamberi);
  • molluschi, invertebrati, la cui conchiglia può essere unica ed esterna (es. lumaca di mare), esterna bivalve (es. cozze e vongole) oppure interna, come nel caso di seppie, polpi e calamari.

 

Come riconoscere il pesce fresco

Per verificare se il prodotto è fresco, bisogna valutare alcune caratteristiche:

  • l’occhio del pesce dev’essere vivido e sporgente, non incavato e opaco;
  • il prodotto deve avere un odore delicato e marino, non acre e pungente;
  • la pelle deve risultare brillante e iridescente;
  • la carne dev’essere elastica e compatta.

Al ristorante il Piccolo Mondo trovate ogni giorno prodotti ittici freschissimi, provenienti da acquisti all’asta e consegne giornaliere. Il menu estivo propone sfiziosi antipasti dalla cucina, crudi di mare, primi stagionali, gustosi secondi, pescato del giorno in diverse preparazione, oltre ai pregiati crostacei del nostro acquario. Veniteci a trovarci in via Aurora 39, a pochi passi da via Veneto. Troverete il mare nel cuore di Roma!

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Lo sapevate che la melanzana, oltre a essere buona e adatta alla preparazione di numerose ricette, è anche salutare?
Esistono diverse varietà di questo ortaggio tipicamente estivo, e si differenziano per forma, colore e sapore, che può essere più o meno deciso. Ci sono melanzane dalla forma ovale, tonda o allungata. I colori sono viola scuro, violetto o un colore più chiaro con striature violacee.

Le pietanze che si posso preparare sono numerose e vanno dai primi, ai secondi se usate per preparare gustose polpette, ai contorni di stagione. Scopriamone insieme le caratteristiche, le proprietà e i diversi modi di consumarle preparando appetitose ricette estive.

 

Proprietà

La melanzana è ricca di nutrienti, di fibre, che hanno numerosi vantaggi fra cui ridurre l’assorbimento di zuccheri da parte dell’organismo, favorire il transito intestinale e rendere questo ortaggio facilmente digeribile. La melanzana ha inoltre un basso contenuto calorico, dà una sensazione di sazietà per cui è consigliabile per chi si sta preparando alla “prova bichini!”.
È ricca di potassio, di altri minerali e l’alta percentuale di acqua la rende un alimento depurativo. Contiene diverse sostanze antiossidanti che fanno bene al cuore e al cervello. Fra queste citiamo l’acido clorogenico, che contribuisce a ridurre il colesterolo LDL, nocivo per l’organismo, e contrasta l’azione dei radicali liberi.

 

Ma le proprietà delle melanzane non finisco qui…

L’avreste mai detto che questo ortaggio fa bene anche alle ossa e a chi ha problemi di anemia? Ebbene sì! Le melanzane contengono alcuni composti fenolici che favoriscono la densità ossea e sono ricche di calcio e ferro.

Dopo il rapido accenno ad alcune delle molteplici proprietà di questo vegetale, scopriamo insieme come gustarlo in cucina.

 

A ognuno la propria ricetta…

Per gli amanti delle melanzane c’è davvero l’imbarazzo della scelta! I modi in cui si possono preparare sono numerosi e adatti a soddisfare tutti i palati.
Un antipasto, fresco e invitante, è il carpaccio di melanzane preparato con melanzane grigliate e marinate con un’emulsione composta da olio evo, succo di limone, foglie di menta e basilico, aglio e pepe nero.
Come condimento per un ottimo primo piatto si possono preparare tagliandole a tocchetti e dopo aver fatto soffriggere l’aglio e la cipolla in una padella, si versano le melanzane e si fanno rosolare a fuoco lento per circa dieci minuti. Poi si aggiungono pomodori freschi sbucciati e tagliati a pezzetti, basilico, sale e peperoncino e si completa la cottura.
Sono molto buone come contorno grigliate al forno insieme a zucchine, patate, carote, sedano, cipolla, prezzemolo, olio evo, sale e pangrattato.
Queste ovviamente sono solo alcune delle innumerevoli ricette che si possono preparare con questo ortaggio poliedrico.

Se amate le melanzane al ristorante “il Piccolo Mondo” potrete gustare le tradizionali melanzane alla parmigiana, preparate con un’emulsione al basilico, o un contorno di stagione nel quale alle melanzane vengono affiancate zucchine, peperoni e funghi. Piatti di stagione che vi regaleranno una fresca serata estiva.

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Pensando alla primavera, ricca di colori e profumi, ci viene voglia di fare delle passeggiate all’aria aperta in parchi e boschi, per ammirare la natura che si trasforma. Gli alberi spogli dell’inverno si colorano delle varie tonalità di verde delle foglie e di un’esplosione di fiori profumati e sgargianti. Ed è proprio in questo clima temperato che cresce la pianta delle fragole, con i suoi frutti dal colore intenso e invitante, belli da vedere e altrettanto buoni da mangiare! Ma oltre a essere buone, le fragole hanno anche una serie di proprietà benefiche sull’organismo che scopriremo insieme.

 

Proprietà e benefici

Le fragole sono i frutti della pianta omonima che appartiene al genere Fragaria, che cresce spontaneamente nei boschi oppure viene coltivata. Le numerose varietà coltivate si possono distinguere per la forma del frutto, grande o piccolo, per il colore e per il sapore. La varietà più comune in Italia è la Fragaria vesca, dai frutti rossi più o meno grandi. Il periodo di maturazione dei frutti va da aprile a giugno e in alcune regioni dell’Italia settentrionale continua fino a luglio-agosto.

Ricche di acqua e fibre, le fragole contengono diversi nutrienti come: ferro, calcio, fosforo; vitamine dei gruppi A, B1 e B2. Hanno inoltre un alto contenuto di vitamina C, che oltre a contrastare le malattie da raffreddamento aiuta la circolazione e facilita l’assorbimento di ferro da parte dell’organismo. Hanno un potere antiossidante, antinfiammatorio e aiutano a contrastare gli effetti dannosi del colesterolo.
Grazie al loro contenuto di acido salicilico, le fragole hanno un effetto positivo sulla pressione arteriosa e la fluidità sanguigna. Sono inoltre diuretiche, depurative e hanno un basso contenuto calorico.

 

Qualche consiglio per scegliere le fragole più buone

Le fragole disponibili in commercio sono tantissime e ormai presenti tutto l’anno. Ovviamente non tutte sono uguali. Avere qualche accortezza quando le acquistate vi aiuterà a sceglierle dolci e gustose! Per prima cosa è fondamentale aspettare che arrivi la primavera, perché è la stagione in cui questi frutti crescono spontaneamente e quindi sono più saporiti. È consigliabile acquistare le fragole nostrane, perché i tempi di trasporto sono inferiori rispetto a quelle estere e quindi sono state raccolte da meno tempo. Attenzione al prezzo! Se il costo è troppo basso, la qualità non è garantita. Piccole o grandi che siano, l’importante è che abbiano un colore rosso uniforme e che siano sode.

 

Come gustarle?

Questo frutto dai numerosi poteri benefici è molto versatile in cucina, quindi è adatto come ingrediente per molteplici preparazioni. Se amate i sapori un po’ aspri potete mangiare le fragole da sole, oppure dolcificarle con lo zucchero. Sono ottime per preparare gustose macedonie, condite con zucchero, limone e ricoperte di panna montata. Nella macedonia potete mettere anche altri tipi di frutta come mele, kiwi, ananas e altri frutti di bosco. Sono ottime per farcire o decorare torte; per preparare mignon, tiramisù, crostate, gelati, frappè, per farcire omelette o preparare confetture. Ci si può preparare uno sciroppo, la cosiddetta bagna alle fragole fresche, da usare per bagnare il pan di Spagna di torte, rotoli o per inzuppare i savoiardi per il tiramisù. C’è davvero l’imbarazzo della scelta!

Al ristorante il Piccolo Mondo dopo aver gustato un ricco pasto a base di carne o pesce, potrete rinfrescarvi con un’invitante tagliata di frutta di stagione, dove le fragole sono le regine! Vi aspettiamo!

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Con l’arrivo della primavera, che porta con sé un clima mite e tanti splendidi colori, arrivano sulle nostre tavole anche gli asparagi, che oltre a essere buoni hanno numerosi nutrienti benefici per l’organismo.
Ricchi di fibre, questi ortaggi contengono acido folico, vitamine (in particolare del gruppo A, C ed E) e sali minerali.

Studi recenti hanno dimostrato che il consumo di asparagi può prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2, poiché uno dei sali minerali che contengono, il cromo, favorisce il corretto assorbimento del glucosio da parte dell’organismo. Sono inoltre ricchi di potassio, un utile regolatore della pressione sanguigna e del corretto funzionamento dei muscoli, primo fra tutti il cuore, oltre a essere dei diuretici naturali.
Contengono poche calorie e sono ricchi di asparagina, sostanza utile nel contrastare l’affaticamento dei muscoli. Quindi consumiamo in abbondanza questo ortaggio che, oltre a essere buono, fa anche bene alla salute!

 

Parte d’Italia che vai, asparago che trovi…

Anche se la varietà più comune di asparago è quella color verde scuro o chiaro, tuttavia ne esistono di colore bianco (dal sapore delicato), rosa o viola; di ogni colore ci sono diverse varietà, che cambiano da una parte all’altra dello stivale. Di asparagi bianchi ne esistono varietà differenti a Bassano, Padova, Cimadolmo, Rivoli Veronese. La varietà lombarda di Mezzago anche se viene catalogata fra quelle bianche, in realtà è di colore rosa. Tra le varietà di asparagi viola ricordiamo quella di Albenga, molto dolce, che si può mangiare cruda preparandola come carpaccio e infine l’asparago violetto di Cilavegna.
Gli asparagi possono essere sia coltivati sia selvatici; in questo secondo caso si parla di asparagina, varietà tipica delle aree boschive e di campagna.

 

Come cucinare gli asparagi: dall’antipasto al contorno

L’asparago è un ortaggio molto versatile, che può essere utilizzato per preparare antipasti sfiziosi, primi piatti appetitosi o contorni leggeri e salutari. Tra le ricette più comuni ricordiamo il risotto, la pasta e la frittata. Per quanto riguarda la cottura, quella al vapore è consigliabile perché preserva le proprietà nutritive dell’ortaggio e ne esalta il sapore. Questa cottura può essere usata per preparare dei gustosissimi bignè agli asparagi e capperi, antipasti, primi piatti e contorni.
Lessati, gli asparagi possono essere usati per preparare risotti, lasagne agli asparagi e prosciutto cotto o come contorno condendoli con olio evo, sale e limone. Come contorno sono buoni anche saltati in padella. Le combinazioni con curry, pepe bianco, aneto e senape ne esaltano il sapore.

Al ristorante il Piccolo Mondo potrete gustare gli asparagi nelle loro diverse preparazioni. Vi aspettiamo!

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L’ombrina è un pesce simile all’orata e al branzino, ma non altrettanto consumato. Ciò potrebbe essere la conseguenza dell’eccessiva pesca degli scorsi anni, che lo ha reso un pesce raro. È infatti attualmente reperibile in commercio soprattutto d’allevamento.

Si tratta di un pesce osseo di mare dalla forma ovale e dal colore argenteo striato di giallastro sul dorso, caratteristica da cui ha origine il nome. Può essere mangiato sia cotto sia crudo, dopo essere stato sottoposto al processo di abbattimento per eliminare eventuali batteri che si possono annidare nelle carni. È presente nelle coste del Mar Mediterraneo, del Mar di Marmara, della parte orientale dell’Oceano Atlantico, del Mar Nero e del Mar Rosso. Predilige le medie profondità poiché si ciba di invertebrati, che si annidano nei fondali sabbiosi. Si riproduce tra maggio e giugno, e viene pescato prevalentemente in inverno.

 

Proprietà nutritive

Questo pesce oltre ad avere le carni prelibate ha anche numerose proprietà nutrizionali. Scopriamone insieme le caratteristiche, così da poterlo apprezzare ancora di più. L’ombrina è ricca di proteine, contiene Omega-3, vitamina D e alcune vitamine del gruppo B. Grazie al suo basso contenuto di mercurio, può essere mangiato più volte nell’arco della settimana. Ha inoltre il vantaggio di essere un alimento facilmente digeribile; è buono condito semplicemente con sale, olio evo e limone, per cui è adatto all’alimentazione dei bambini o di chi ha patologie legate alla digestione.
Diamo quindi spazio in cucina a questo pesce buono e salutare!

 

Ricette a base di ombrina

L’ombrina non è molto grassa, quindi quando si cuoce è necessario fare attenzione che non si disidrati. Nonostante le carni siano molto delicate e tendano a sfaldarsi, tuttavia può essere spinata e sfilettata senza grosse difficoltà. Se mangiata cruda ha un sapore più delicato, che diventa più intenso con la cottura. Un’ottima ricetta da preparare con l’ombrina cruda è la ceviche, che prevede la marinatura del pesce crudo nel succo di limone o di altri agrumi, insieme ad alcune spezie (fra le quali è immancabile il peperoncino!).

Al ristorante il Piccolo Mondo, che ha un vasto menu di mare della costa laziale, potrete gustare, fra gli altri antipasti, una delicata ceviche di ombrina con lime e cipolle rosse.
L’ombrina può essere cotta in modi diversi: al cartoccio, in guazzetto, al forno, sulla piastra, bollita, facendo sempre attenzione che non si secchi troppo. Avendo un sapore estremamente gradevole, si può condire anche solo con sale, olio extravergine di oliva e accostare a un contorno di verdure. Essendo un pesce pescato prevalentemente in inverno, può essere preparato, ad esempio, insieme a delle verdure di stagione come la zucca e i carciofi. Al ristorante il Piccolo Mondo potrete assaporare fra i secondi un’invitante ombrina con crema di zucca e carciofi, apprezzando il gusto autentico delle verdure di stagione con dell’ottimo pesce.

Se amate il pesce e la buona cucina, il Piccolo Mondo è il ristorante che fa per voi. Vi aspettiamo!
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Cerchi una location elegante ed esclusiva per trascorrere la notte di San Silvestro? Al ristorante il Piccolo Mondo potrai rivivere le atmosfere della “dolce vita” festeggiando nel cuore di Roma, a pochi passi dalla celebre via Veneto. Il nostro gustoso menu di Capodanno, in perfetta armonia fra tradizione e innovazione, ti aspetta per inaugurare il 2019 in grande stile!

Menu di Capodanno 

Coppa di prosecco con sfizi del Piccolo Mondo

Antipasti

Crema di topinambur con capesante e le sue chips
Scaloppa di foje gras con pan brioche e confettura di pere

Pasta

Maltagliati di ricotta con stracci d’anatra marinati e porcini
Cozzette al nero di seppia con astice e peperoni cruschi

Secondi

Brasato di guancia al vino rosso e patate novelle
Guazzetto di mare in trasparenza

Dolci

Mousse al cioccolato con cuore al torroncino
Dolci pensieri del piccolo mondo

Brindisi di mezzanotte con lenticchie e cotechino

 

Prenotazioni: info@ristorantepiccolomondo.it, tel 06 42016034.